FERRARI: DALLA COLLEZIONE DI DINO TAGLIAZUCCHI E FERNANDO GABELLINI

Sabato 4 maggio 2024 ore 16

Dino Tagliazucchi nasce a Modena il 1942.

Nel 1966 entra in Ferrari con l incarico di meccanico generico, ma dopo solo 3 anni Enzo Ferrari lo convoca

nel suo ufficio dandogli l’incarico di suo autista personale, ruolo che lo accompagnerà fino alla morte del

Commendatore nell’Agosto del 1988.

Dino Tagliazucchi non è stato solo l’autista dell’ingegnere, ma anche uomo di fiducia rimanendogli accanto

fino alla fine.

Persona solare e affabile con Ferrari ha avuto sempre un rapporto bellissimo e di stima reciproca, vivendo

in prima persona tutte le vicende più significative della rossa.

Quest’asta presenta cimeli regalategli da Enzo Ferrari e dalla moglie, Laura Ferrari, alla moglie Giuliana

Bagatti e al figlio Alberto.

Dalle sue magnifiche cravatte, a volte tagliate e accorciare così scherzosamente ricorda Giuliana perché "gli

andavano nella minestra" al cappello da alpino del Drake regalatogli dal capo del suo battaglione, alle borse

regalatogli dai coniugi Ferrari, all’orologio da tavolo dorato con dedica incisa da Clay Regazzoni a Enzo Ferrari Serie limitata, al set Ferrari, alla bandiera Ferrari firmata dal cavaliere e altri effetti personali.

Dino è stato un vero amico, tanto da arrivare addirittura ad abitare con la moglie e i figli sopra l’appartamento di Ferrari in largo Garibaldi a Modena, storica dimora del Drake.

Fernando Gabellini viene assunto il 01/12/1969 dalla Ferrari Automobili principalmente per la manutenzione e messa a punto

dei 3 Banchi Freni dinamometrici, idraulici a controllo elettronico, della Heenan Froude, che erano installati

nella Sala Prova Ferrari. Questi freni erano usati per il collaudo, il rodaggio e la messa a punto di tutti i motori da competizione che erano realizzati e montati nella Gestione Sportiva (conosciuta più brevemente

come Ge.S…)

Motori che, negli anni che egli è rimasto alla Ge.S., passarono da quasi 500 CV dei primi motori 312 Boxer fino ad arrivare a potenze di poco superiori a 1000 CV degli ultimi 6 Cil. 1, 5 lt. F1 Turbo.

Ha progettato, realizzato e messo a punto tutte le varie versioni di centraline elettroniche (che furono 7..). che comandavano l’iniezione meccanica Lucas in modo che potesse pilotare anche i motori F1 6 Cil. turbo

1500 cc. sin dal primo prototipo che ha girato al banco in Sala Prova negli anni ‘77-’78, a quando ha allestito poi tutte le varie versioni della macchina F1 126 sino al 1983, quando queste furono sostituite dalla iniezione elettronica che la Magneti Marelli fu obbligata, da Gianni Agnelli, a fornire in quanto sponsor Ferrari.

Nel febbraio 1987, infine, si fece trasferire dalla Ge.S. al reparto Esperienze della Serie dove ha iniziato a

seguire la messa a punto dei motori delle vetture di allora: la Testarossa e della 412 su strada.

Si è poi occupato dell’impiantistica elettrica/elettronica della Ferrari F40, della messa a punto del suo motore in

strada, dell’omologazione del suo motore a Detroit in U.S.A. ed anche dell’impianto che ne variava l’assetto

modificandone l’altezza da terra in funzione della velocità che, in tal modo, poteva aumentare.

Questo

impianto veniva offerto come kit opzional alle F40 costruite di serie. Fu poi incaricato di assistere e mettere in grado il Team di Michelotto (importante concessionario della Ferrari a Padova) di sviluppare i motori e le vetture F40 LM che parteciparono, con la direzione della Ferrari France sotto la direzione di Jean

Sage (ex capo Renault F1), nel campionato americano IMSA.